L'uomo che non c'era
Joel ed Ethan Coen mettono a disposizione di questa sceneggiatura premiata a Cannes e dal David di Donatello nel 2001 una fantastica fotografia in bianco e nero.
Ed Crane (Billy Bob Thornton) è un aiuto barbiere, lavora nel negozio di suo cognato ed è un uomo senza troppe pretese; la sua voce fuori campo ci accompagna fino alla fine per tutta la durata della vicenda, forse nascondendo la sua rassegnazione e la sua accidia dietro il velo di calma e pacatezza apparenti.
Certo è che il personaggio di Ed è delineato così bene in tutti i suoi particolari che sembra a tratti quasi sfuggente, a tratti un essere umano a metà, con qualcosa di incompiuto e non detto rievocato dai suoi silenzi.
L'uomo che non c'era è la storia della vita di un uomo qualunque, considerato mediocre, travolto dagli eventi del destino, incapace di sottrarsi e di lottare contro di essi.
Il montaggio e il modo in cui sono girate le scene contribuiscono a dare quel senso di frammentazione proprio della vita del protagonista, in cui ogni evento sembra un pezzo di puzzle a sè stante al quale deve essere ancora dato un senso per potere avere una visione completa del disegno finale; solo il flusso di coscienza dato dalla voce fuori campo di Ed riesce a creare un filo di collegamento alla vacuità dei vari pezzi della sua esistenza.
Ciò è evidente nelle scene in cui Ed, guardando la moglie dormire, si accorge di quanto poco la conosca poi, allo squillo del telefono, interrompe il flusso dei suoi pensieri per rispondere e recarsi a grande magazzino di Big Dave (James Gandolfini), l'amante della moglie che lui aveva precedentemente ricattato in forma anonima per estorcergli diecimila dollari per finanziare un progetto che si dimostrerà fasullo. In quest'occasione, dopo una colluttazione dovuta alla scoperta di Big Dave delle azioni di Ed, quest'ultimo lo uccide, ritorna a casa e riprende i suoi pensieri sulla moglie da dove li aveva interrotti.
La vita di Ed assumerà una svolta ancora più drammatica quando sua moglie verrà accusata dell'omicidio dell'amante finendo poi per suicidarsi; a quel punto il marito si accorgerà di non essere riuscito a mettere al proprio posto anche questo frammento della sua vita, perciò deciderà di spendere tutte le sue speranze e le sue forze nella realizzazione del sogno della figlia pianista (Scarlett Johansson) del suo amico.
Tuttavia il suo puro altruismo non lo ricompenserà perchè d'un tratto verrà arrestato per un omicidio mai commesso.
Non c'è più posto nel mondo per un barbiere come Ed: è un uomo che non c'è su cui l'attenzione delle persone non si sofferma, basti pensare alla scena in cui l'avvocato difensore della moglie non crede alla verità sull'omicidio di Big Dave che Ed gli sta ponendo su un piatto d'argento. è rimasto nell'ombra quando ha ucciso, rimane nell'ombra quando decide di seguire la strada dell'altruismo.
è un personaggio incompreso che però non fa un dramma della sua natura: quando verrà condannato alla sedia elettrica, egli dirà sinceramente , senza note di orgoglio o falsa determinazione nella voce, di non rimpiangere nulla di ciò che ha fatto.
Importante e costante metafora della frammentarietà della vita sono i capelli tagliati: Ed si chiede che cosa li faccia crescere dopo un breve periodo anche dopo la morte, se sia giusto reciderli dato che fanno parte di noi. In seguito assocerà i capelli agli esseri umani, alla vita nell'aldilà che lui stesso dovrà varcare.
Le sue ultime parole sulla sua vicenda scritta dal carcere per una rivista gli permetteranno, infine, di cogliere la visione d'insieme della sua vita e il fatto che la verità più la si guarda e la si ha sotto gli occhi, più ce ne si discosta, come aveva affermato l'avvocato cadendo egli stesso vittima, però, della sua stessa teoria.
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